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Trento, 11 ottobre 2003
«NON SPOSTATE I TRENTINI DALLE VALLI»
intervista a Roberto Bombarda, de La Cronaca di sabato 11 ottobre 2003

«Si deve consentire ai trentini di vivere nelle proprie valli e non di doversi spostare tutti i giorni per venire in città, creando colonne di auto sulle strade con i conseguenti intasamenti. Le tecnologie oggi lo permettono. Se per esempio si è dipendenti della Provincia, si può benissimo lavorare senza spostarsi dalla propria abitazione; con il computer non si arriva dove si vuole?»

Un partito che si batte per la civiltà. Così Roberto Bombarda definisce i Verdi, formazione politica con la quale si è candidato per le provinciali del 26 ottobre. “I Verdi - dice con forza - sono l’unico partito con una grande anima ambientalista, sono il partito dei diritti civili e l’unico partito che sostiene i temi della pace, dello sviluppo sostenibile, degli aiuti al terzo mondo e della sicurezza alimentare. I trentini - pone il quesito Bombarda - si chiedono cosa finisce nei loro piatti? Sanno di ingerire anche sostanze intossicate con gli organismi geneticamente modificati?

E verso gli ospiti stranieri come vi ponete?
“Partiamo dal fatto che il Trentino è terra di emigrati Ci sono più trentini in giro per il mondo che nella nostra provincia. Perciò dobbiamo essere accoglienti, dobbiamo essere aperti nei loro confronti, rispettare i loro diritti, ma anche chiedere a loro di rispettare i nostri diritti, la nostra cultura e le nostre tradizioni. Nel momento, comunque che i Verdi si pongono come il partito dei diritti civili, dobbiamo essere aperti nei confronti di tutti, perché dietro alla pelle, allo stato sociale ci sono delle persone. Non possiamo considerare di serie b, un uomo o una donna, mai, per nessun motivo.”

Sareste favorevoli allo stato federale?
“Io personalmente si. Sono un europeista convinto”

Come si coniuga la politica dei Verdi con lo sviluppo economico?
“Nel modo più moderno possibile perché propongono modelli di sviluppo che partono dal concetto che la prima risorsa è l’ambiente, insieme alle risorse umane. Noi possiamo creare nuovo, vero, sviluppo e di lunga durata, solo partendo da questi due fattori. Noi, ad esempio, abbiamo sempre offerto progetti turistici; ma il turismo che proponiamo, valorizza l’ambiente, la cultura e le risorse del territorio, come le strade del vino e dei sapori, la valorizzazione dei parchi. Io da tempo propugno la costituzione di un fondo per lo sviluppo turistico che incentivi e agevoli tutte le imprese turistiche e commerciali che sono più legate al territorio in cui sono inserite. Perciò dovrebbero essere incentivati e premiati quegli imprenditori che valorizzano i prodotti locali. Quelli che garantiscono la certificazione di qualità, quelli che fanno rete sul territorio con altri operatori. Come si vede, quindi, le nostre proposte in materia di economia sono molto coerenti.”

E riguardo ai giovani?
“Noi vogliamo che la nostra gioventù rimanga a lavorare in Trentino. E rimarranno se lo sviluppo della nostra terra sarà di tipo tecnologico. Quindi, non spostando i trentini dalle valli a Trento, ma spostando il lavoro da Trento alle valli. Perché si deve consentire ai trentini di vivere nelle proprie valli e non di dover si spostare tutti i giorni per venire in città, creando colonne di auto sulle strade con i conseguenti intasamenti. Le tecnologie oggi lo permettono. Se per esempio si è dipendenti della Provincia, si può benissimo lavorare senza spostarsi dalla propria abitazione; con il computer non si arriva dove si vuole?”

 

     

Roberto Bombarda

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